In quarantena gli episodi di violenza domestica sono aumentati vertiginosamente, senza distinzioni di livello socio-culturale.
Anche alla luce di tale stato di cose l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza ha formulato una serie di raccomandazioni a Istituzioni e Ordini professionali a tutela dei diritti degli orfani per crimini domestici.
Prima di tutto, quella di portare a conclusione celermente l’iter del regolamento per l’utilizzo dei fondi a favore delle vittime, rivolta al MEF.
Al Ministro per le pari opportunità e la famiglia, invece, viene raccomandato di promuovere, d’intesa con la Conferenza unificata, linee guida per procedure d’intervento omogenee su tutto il territorio nazionale.
Al CSM viene poi chiesto di promuovere il coordinamento tra uffici giudiziari dopo il verificarsi di un delitto, per una tempestiva tutela e presa in carico dei minorenni e successivamente perché siano comunicati agli orfani e agli affidatari i permessi premio concessi al genitore autore del reato e qualsiasi ipotesi di scarcerazione.
Alle Forze dell’Ordine, secondo l’Agia, andrebbe poi offerta una formazione iniziale e continua sulle buone prassi da adottare in occasione dei primi interventi in presenza di vittime minorenni. Formazione ad hoc raccomandata anche a magistrati, avvocati, psicologi e assistenti sociali.
Necessaria la richiesta al Ministero dell’interno che nel database degli omicidi in ambito domestico siano inserite informazioni circa la presenza di figli di minore età. Quella della banca dati è un’esigenza già rappresentata al Parlamento, al quale viene chiesto anche di intervenire affinché la procedura di cambio di cognome per gli orfani divenga di competenza del tribunale per i minorenni. L’urgenza di acquisire numeri certi sull’ampiezza del fenomeno era già stata segnalata dall’Autorità garante in occasione della nota alle istituzioni in tema di riforma del sistema di tutela minorile, sulla scorta delle raccomandazioni del Comitato Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del febbraio 2019.
Le raccomandazioni, indirizzate anche ai consigli nazionali degli avvocati, degli assistenti sociali e degli psicologi, sono contenute nel documento di studio e proposta “La tutela degli orfani per crimini domestici” (nel link sotto l’elenco completo).
“Quello degli orfani per crimini domestici è un fenomeno complesso, del quale non si conosce la reale dimensione. L’intervento dello Stato in questo ambito è indispensabile e urgente, per evitare che questi ragazzi siano orfani tre volte: per la perdita di entrambi i genitori – uno vittima e l’altro incarcerato o suicida – e per l’indifferenza dello Stato” osserva la Garante Filomena Albano. “Lo studio mira a individuare le reali necessità e i bisogni degli orfani, le buone pratiche e i punti di criticità del sistema. Quello che ne emerge è una carenza di dati ufficiali, di interventi multidisciplinari strutturali a sostegno di orfani e famiglie che li accolgono, di prassi unitarie nonché di un’adeguata formazione degli operatori sociosanitari”.
L’estratto delle raccomandazioni dell’Autorità garante: https://www.garanteinfanzia.org/sites/default/files/tutela-orfani-crimini-domestici.pdf
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Autore: Nicola Boccola
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