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Coppie in mediazione: recensione manuale Canevelli Lucardi



Il manuale di Francesco Canevelli e Marina Lucardi Coppie in mediazione: legami, conflitti, riconoscimenti, nella nuova edizione del 2019 edita da ApertaMenteWeb, si conferma come uno dei principali manuali di formazione in materia di Mediazione Familiare nel panorama italiano. Forse al momento il più completo, sapendo coniugare tutti gli aspetti multidisciplinari che la tecnica di mediazione richiede.

La nuova edizione del testo, originariamente pubblicato da Bollati Boringhieri nel 2008, presenta novità sia dal punto di vista stilistico sia da quello dei contenuti, rendendo l’argomento più vivo e tangibile.

Non di rado nell'illustrare la Mediazione familiare ci si sofferma sulla tecnica, sull’obiettivo finale da raggiungere (l’accordo), tralasciando l’anima, cioè le vicende relazionali e gli intrecci affettivi caratterizzanti il legame di coppia. La formazione e la lunga esperienza degli autori come psicoterapeuti e mediatori hanno reso possibile colmare un vuoto spesso presente nella formazione degli operatori del settore.

Canevelli e Lucardi propongono un originale modello che fa riferimento alla doppia anima della mediazione: parlando di obiettivi relazionali e di obiettivi pragmatici mantengono la barra dritta sulla meta, che rimane sempre il raggiungimento di un accordo, e sono perfettamente consapevoli che la rotta da seguire è quella che passa per la relazione.

Siamo fatti di relazioni. Ed è proprio alla capacità del mediatore di dare valore alla “relazione” e di ri-crearla che gli autori fanno continuamente appello: il mediatore deve saper

  1. riattivare la comunicazione, la relazione della “coppia genitoriale” da un lato

  2. rafforzare le capacità negoziali del singolo dall’altro.

In questo modo il conflitto, pur mantenendo la propria centralità, si arricchisce di nuove dimensioni offrendosi ai partecipanti come risorsa per individuare ulteriori possibilità di raggiungere un accordo a più livelli.

Parola chiave dell’opera è infatti duplicità, che si sostanzia nella necessità di dedicare, all’interno dello spazio di mediazione, pari attenzione ai movimenti emotivi e alle dinamiche interattive.

Rigorosi nel rispetto del metodo e dei tempi della mediazione, gli autori invitano e aiutano il mediatore a entrare in sintonia, ad ascoltare e ascoltarsi per poter supportare la coppia nel modo più creativo e sartoriale possibile nell’individuare la strategia e le soluzioni a loro più adatte. Esempi pratici di procedura di mediazione, unitamente agli stralci tratti da casi concreti, fanno del saggio un generoso quanto raro strumento di apprendimento e di verifica della tecnica stessa.

Il mediatore, soprattutto quello di formazione giuridica e sociale, trae beneficio dall’opera, supportato dal modello sistemico-relazionale capace di descrivere, spiegare e dare voce non solo a tutti i fattori intervenienti nell’arco di una separazione ma, allo stesso tempo, alla complessità dei vissuti e dei sentimenti degli attori coinvolti. Il lettore ha la netta sensazione di essere protagonista in co-mediazione con gli autori dei casi descritti.

La lettera di ringraziamento di un genitore riportata nelle conclusioni rende al meglio, con poche e semplici parole, l’essenza della Mediazione presentata dagli autori

“ …una mescolanza di familiarità e diversità, un’alternanza tra vicino e lontano, un puzzle di assonanze e differenze”.

Autrice: Raffaella Viola, Mediatrice familiare - associazione@mediamo.info

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